
Il concetto di "nuovi clienti" secondo la Corte di Giustizia dell'Unione europea.
Con la sentenza 7 aprile 2016, C-315/14, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha affermato che l’art. 17, paragrafo 2, lettera a), primo trattino della direttiva 86/653 deve essere interpretato nel senso che “nuovi clienti” possono essere anche quelli procurati dall’agente che hanno già intrattenuto in precedenza rapporti d’affari con la preponente per quanto riguarda gli articoli commercializzati dalla preponente in una determinata gamma di prodotti, ma non per quanto r

Responsabilita' del medico e consenso non informato; danno biologico e parenti.
"E' principio di questa Corte che il danno biologico (cioe' la lesione della salute), quello morale (cioe' la sofferenza interiore) e quello dinamico- relazionale (altrimenti definibile "esistenziale", e consistente nel peggioramento delle condizioni di vita quotidiane, risarcibile nel caso in cui l'illecito abbia violato diritti fondamentali della persona) costituiscono pregiudizi non patrimoniali ontologicamente diversi e tutti risarcibili; ne' tale conclusione contrasta co

Guardia medica oltre i limiti di orario: sì al danno contrattuale.
Con tre sentenze identiche nella motivazione del 9 marzo, il Tribunale di Enna, giudice del Lavoro Stancanelli, dà ragione a tre chirurghi che, per oltre dieci anni, avevano effettuato turni di reperibilità notturna e nei giorni festivi in misura eccedente quella consentita dalla contrattazione collettiva, venendo tuttavia remunerati nella stessa misura di quella contrattualmente prevista per la pronta reperibilità non eccedente i limiti contrattuali. E, in accoglimento della

Statale di giorno, escort online di notte: licenziato. Nessuna discriminazione.
Respinta la tesi proposta dal lavoratore, dipendente di una Provincia: l’allontanamento non è legato al suo orientamento sessuale. Fatale, invece, la attività di prostituzione da lui svolta online, e il danno d’immagine causato all’ente pubblico. Lettera anonima consegnata in un ufficio della Provincia: lo scritto segnala le attività hot di un dipendente, operativo come escort su diversi siti web.
Per il lavoratore scatta il licenziamento in tronco. I legali dell’ente pubbli

Caduta dalle scale: niente risarcimento se il danneggiato non dimostra il nesso causale tra caduta e
In materia di colpa del custode, la Corte di Cassazione ha chiarito che in caso di caduta sulle scale, il danneggiato deve dimostrare il nesso causale tra la tua caduta e lo stato dei luoghi. In mancanza il custode non è tenuto a risarcire il danno. Con la sentenza numero 12744/2016, depositata il 21 giugno e qui sotto allegata, la terza sezione civile della Corte di cassazione ha infatti ricordato che, se la cosa in custodia è di per sé statica e inerte e richiede chel'agire

Significativo revirement della Suprema Corte in tema di responsabilità delle banche per pagamento di
Cass., sez. I Civile, sentenza n. 12806/16, depos. 21 giugno 2016.
Per la Suprema Corte l’espressione legislativa di cui al 2° comma dell’art. 43 L.A. – “colui che paga un assegno non trasferibile a persona diversa dal prenditore o dal banchiere giratario per l'incasso risponde del pagamento” – va riferita non alla persona fisica del prenditore, ma alla sua legittimazione cartolare, riconducendo, quindi, la norma nell’ambito delle regole vigenti in tema di identificazione d

Co.co.co. : se non si accerta l’esistenza di un progetto si dovrà considerare il rapporto di natura
Se si accerta in fatto che il rapporto si è configurato come un rapporto di lavoro subordinato, il comma 2 dell’art. 69, d.lgs. 276/2003, stabilisce che «esso si trasforma in un rapporto di lavoro subordinato corrispondente alla tipologia negoziale di fatto realizzatasi tra le parti». (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 12820/16; depositata il 21 giugno) Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 24 febbraio – 21 giugno 2016, n. 12820
Presidente Bronzini – Relator

Primo cittadino condannato per omicidio colposo perché titolare di specifica posizione di garanzia
La sentenza della Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione del 13 maggio 2016, n. 20050, considera il sindaco tenuto da un vero e proprio obbligo di controllo del lavoro dei dirigenti. Poiché primo cittadino e organo responsabile dell'amministrazione del Comune, il sindaco è tenuto da un vero e proprio obbligo di controllo del lavoro dei dirigenti. Questo quanto stabilito dalla sentenza della Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione del 13 maggio 2016, n. 20050.

“Ti licenzio!”, “Mi dimetto!”: cosa risolve il rapporto?
Qualora il lavoratore deduca di essere stato licenziato oralmente e faccia valere in giudizio l’inefficacia o l’invalidità di tale licenziamento, mentre il datore di lavoro deduca la sussistenza di dimissioni del lavoratore, il materiale probatorio deve essere raccolto (dal giudice di merito) tenendo conto che la prova gravante sul lavoratore è limitata alla sua estromissione dal rapporto, mentre la controdeduzione del datore di lavoro assume la valenza di un’eccezione in sen

Successione di contratti a termine nel settore postale: le Sezioni Unite.
La Cassazione, con sentenza a SS.UU. n. 11374/2016, ha sancito la liceità dei contratti a termine stipulati in successione nel settore postale, in quanto conformi al D.Lgs. n. 368/2001, disciplina non in contrasto con i principi fissati dalla normativa comunitaria in materia. Il fatto Assunta da Poste italiane S.p.A. con un contratto a tempo pieno e determinato dal 23 gennaio 2007 al 31 marzo 2007 e poi riassunta per le stesse mansioni con un contratto a tempo parziale e dete