
L'impugnazione della cartella carente di motivazione può sanare il vizio di nullità della stessa
Se il contribuente dimostra di avere piena conoscenza dei presupposti dell'imposizione su cui è fondata la cartella (che non segua uno specifico atto impositivo già notificato al contribuente), quest'ultima non è nulla anche se motivata "per relationem" ad altro atto.
Decisione: Sentenza n. 3707/2016 Cassazione Civile - Sezione III
Il caso.
Equitalia emetteva una cartella per il recupero di ammende e multe (di natura non tributaria) relative a una sentenza di condanna in

Ai fini dell’usura, gli interessi eventuali e moratori rilevano, ma solo nella loro effettiva applic
Contratti bancari – Mutuo – Usurarietà del tasso – Rilevazione TEGM – Verifica usurarietà del tasso – Oneri eventuali
La rilevazione del TEGM, sulla base delle Istruzioni della Banca d’Italia, e la determinazione del TEG della singola operazione creditizia, ai fini della verifica di legalità, sono due operazioni distinte, rispondenti a funzioni diverse e aventi a oggetto aggregati di costi che, seppure definiti con un criterio omogeneo (interessi commissioni spese collegate

Tfr: se il capo è insolvente lo paga l'inps.
Se il capo non paga, il lavoratore può ottenere la liquidazione del Tfr direttamente dall'Inps. A far sorgere i presupposti per l'obbligo dell'intervento del fondo di garanzia, di fronte all'insolvenza del datore di lavoro non soggetto a procedure concorsuali, bastano l'esistenza e la consistenza del credito risultanti da un titolo (anche giudiziale) e l'insufficienza del patrimonio ereditario. Lo ha affermato la sezione lavoro della Cassazione con la sentenza n. 8072/2016 (q

Le responsabilità quando non viene nominato un responsabile dei lavori.
Se il committente di un’opera edile non si avvale della facoltà di nominare un responsabile dei lavori cui trasferire gli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro lo stesso rimane obbligato in proprio e in via principale all’osservanza degli stessi. Si fa sempre più pressante e incisiva la posizione assunta dalla Corte di Cassazione nei confronti della figura del committente di un’opera edile per quanto riguarda in particolare la sua responsabilità nell’ambito della organi

Pausa non autorizzata e utilizzo dei mezzi aziendali per scopi personali: licenziamento in discussio
Ricostruito in dettaglio l’episodio addebitato al lavoratore. Esso non è sufficiente per giustificare il provvedimento drastico adottato dall’azienda. Necessario un approfondimento sulla effettiva gravità della condotta del dipendente. Pausa non autorizzata. E resa ancora più grave, poi, dall’avere sfruttato tempo e mezzi aziendali per propri fini personali.Ciò nonostante, il licenziamento del lavoratore è ancora in discussione. Deve essere ‘certificata’, difatti, la reale gr

Mantenimento figli: nessun assegno se non vogliono lavorare.
L'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli maggiorenni, secondo le regole dettate dagli artt. 147 e 148 c.c., cessa a seguito del raggiungimento, da parte di questi ultimi, di una condizione di indipendenza economica che si verifica con la percezione di un reddito corrispondente alla professionalità acquisita ovvero quando il figlio, divenuto maggiorenne, è stato posto nelle concrete condizioni per potere essere economicamente autosufficiente, senza averne

Quando basta un atto scritto e un accordo chiaro la subordinazione è fuori discussione.
Il contratto di lavoro a progetto, disciplinato dall’art. 61, d.lgs. n. 276/2003, prevede una forma particolare di lavoro autonomo, caratterizzato da un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, prevalentemente personale, riconducibile ad uno o più progetti specifici, funzionalmente collegati al raggiungimento di un risultato finale e determinati dal committente, ma gestiti dal collaboratore senza soggezione al potere direttivo altrui e, quindi, senza vincolo di s

Non costituisce aliunde perceptum il reddito derivante da un rapporto di lavoro instaurato prima del
In tema di licenziamento individuale, il compenso per lavoro subordinato o autonomo – che il lavoratore percepisca durante il periodo intercorrente tra il proprio licenziamento e la sentenza di annullamento - non comporta la riduzione corrispondente (sia pure limitatamente alla parte che eccede le cinque mensilità di retribuzione globale) del risarcimento del danno da licenziamento illegittimo, se – e nei limiti in cui – quel lavoro risulti, comunque, compatibile con la prose

La vittima del sinistro è incapace a testimoniare anche se ha rinunciato al risarcimento.
La vittima di un sinistro stradale è incapace, ex art. 246 c.p.c., a deporre nel giudizio avente ad oggetto la domanda di risarcimento del danno proposta da altra persona danneggiata in conseguenza del medesimo sinistro, a nulla rilevando che il testimone abbia dichiarato di rinunciare al risarcimento o che il relativo credito sia prescritto. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 7623/16; depositata il 18 aprile) Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 2 d

Segnaletica senza indicazione del provvedimento amministrativo: multa comunque valida.
Confermata la sanzione nei confronti dell’automobilista che ha parcheggiato in divieto di sosta. Inutile il richiamo alla mancata indicazione, sul retro del cartello, del provvedimento amministrativo. Prescrizione da rispettare comunque, e nessuna possibilità di contestare la legittimità della contravvenzione. (Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza n. 7709/16; depositata il 19 aprile) Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 febbraio – 19 aprile 2016, n. 7709