
Dirigente sindacale: anche per trasferirlo di pochi metri è necessario il nulla osta del sindacato.
Necessita di previo nulla osta ex art. 22 Stat. Lav. ogni trasferimento del dirigente sindacale nell’ambito della pubblica amministrazione che consista in un mutamento di sede anche se questa è ubicata nello stesso comune e a distanza esigua dalla precedente.
In questi termini si è espresso il Tribunale di Busto Arsizio nella sentenza del 25 gennaio 2015, che ha accertato e dichiarato l’antisindacalità del comportamento di un ente locale che aveva spostato una dipendente, d

Cade negli spogliatoi della scuola a causa del pavimento bagnato: come ripartire l’onere probatorio?
E' principio consolidato che in caso di danno cagionato dall'alunno a se stesso, la responsabilità dell'istituto scolastico e dell'insegnante ha natura contrattuale e da ciò deriva l'applicazione del regime probatorio imposto dall'art. 1218 c.c.. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 3695/2016; depositata il 25 febbraio) Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 10 novembre 2015 – 25 febbraio 2016, n. 3695
Presidente Chiarini – Relatore Pellecchia Svolgimen

La pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale non legittima un’autonoma pretesa risa
La fattispecie criminosa di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale di cui all’art. 684 c.p. integra un reato monoffensivo, posto che obiettivo della norma, prima della conclusione delle indagini preliminari, è quello di non compromettere il buon andamento delle stesse e, dopo tale momento, quello di salvaguardare i principi propri del processo accusatorio. Nessuna autonoma pretesa risarcitoria può essere avanzata dalla parte coinvolta nel processo perciò s

Intervento a rischio: il chirurgo risponde della morte del paziente.
La Terza Sezione della Corte di Cassazione, con sentenza 18 febbraio 2016, n. 3173, ha dichiarato un chirurgo responsabile della morte di una paziente, conseguita al termine di un intervento di rimozione di ernia ombelicale, eseguito nonostante le condizioni cliniche della vittima lo sconsigliassero ed anzi lo rendessero altamente rischioso. La condotta del sanitario, nella circostanza, è stata ritenuta ulteriormente imprudente in quanto l’ospedale ove questi operava era priv

Incidenti stradali: il danno morale torna autonomo.
La liquidazione del danno morale non deve avvenire secondo automatismi in percentuale al danno biologico, altrimenti si rischierebbe una duplicazione risarcitoria: pertanto, è sempre necessaria una valutazione propria, tramite un accertamento caso per caso dell'esistenza del pregiudizio subito e della sofferenza psicologica patita. Quanto stabilito dalle Sezioni Unite (sent. 26972/2008) non rappresenta un principio generalizzato, ma solo una esemplificazione. Lo afferma la te

Il Preposto nelle sentenze della Cassazione degli ultimi mesi.
Gli obblighi informativi verso i lavoratori e di segnalazione verso i superiori, la tolleranza delle prassi pericolose quotidiane, la presenza sul luogo di lavoro, il coordinamento negli appalti, il perimetro delle sue responsabilità. Di Anna Guardavilla. Il ruolo, gli obblighi e le responsabilità del preposto sono stati oggetto di numerose sentenze emanate dalla Cassazione Penale negli ultimi due mesi, le quali hanno per lo più applicato l’articolo 19 del D.Lgs.81/08 essend

Sicurezza carente, rapine a mano armata all’ufficio postale: risarcito dall’azienda il direttore.
Primo episodio a luglio 1995. Tre anni dopo stessa drammatica situazione. In quell’arco temporale l’azienda non ha reagito in maniera efficace, cioè non ha provveduto ad attrezzare la struttura con adeguate misure di sicurezza. Insufficienti le inferriate alle finestre e lo spessore dei muri esterni. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 3424/16; depositata il 22 febbraio) Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 15 dicembre 2015 – 22 febbraio 2016, n. 3424
Presid

Mancanza delle condizioni di sicurezza: i lavoratori sono legittimati ad astenersi dalla prestazione
Qualora non sussistano le condizioni di sicurezza di cui all’articolo 2087 Codice Civile, i lavoratori possono rifiutarsi di prestare la propria attività lavorativa, a fronte dell’inadempimento altrui, conservando, al tempo stesso, il diritto alla retribuzione poiché l’inadempimento datoriale non può avere ripercussioni sfavorevoli sui lavoratori stessi.
Questo è quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 836, pubblicata il 19 gennaio 2016.
Nel c

Indennità sostitutiva di reintegrazione: la comunicazione al datore estingue il rapporto di lavoro
Qualora il lavoratore, che sia stato illegittimamente licenziato, in un regime di tutela reale, scelga di avvalersi della facoltà contemplata dall’art. 18, comma 5, della l. n. 300/1970, optando per l’indennità sostitutiva della reintegrazione, il rapporto di lavoro deve ritenersi estinto dal momento in cui l’esercizio dell’opzione stessa viene comunicato al datore di lavoro. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 3296/16; depositata il 19 febbraio)

Compagnia di assicurazione e sinistro stradale: quando le spese legali della vittima sono dovute?
In materia di risarcimento diretto dei danni relativi alla circolazione stradale, l’art. 9, comma 2, del d.P.R. n. 254/2006 (emanato in attuazione dell’art. 150 del d. lgs. n. 209/2005) deve essere interpretato nel senso che sono dovute le spese connesse all’attività di assistenza legale del professionista, sostenute dalla vittima, «perché il sinistro presentava particolari problemi giuridici, ovvero quando essa non abbia ricevuto la dovuta assistenza tecnica e informativa da